-Ultras, parole e suoni dalle curve

Ultras appartenenti a diverse generazioni e gruppi Pugliesi si sono incontrati in un bar a Locorotondo per parlare di un nuovo libro di storie dal movimento ultras. Originalmente dediti all’anonimità e all’assoluto primato dell’azione sulla parola, “oggi gli ultras scrivono libri di memorie”, ha commentato uno dei presenti, “e quando un movimento inizia a narrare se stesso, vuol dire che una fase è finita, e che un’altra deve iniziare.” Dedicando tutto il loro tempo libero a supportare la loro squadra, non importa quanto provinciale, gli ultras sono allo stesso tempo i più grandi amanti del calcio Italiano e i suoi critici più feroci, dopo aver speso gli ultimi decenni a combattere contro la sua mercificazione e globalizzazione, una lotta simboleggiata dallo slogan “odio eterno per il calcio moderno.”

Dopo una ricca storia in cui gli ultras hanno definito la loro “mentalità” oltre la politica, la repressione dello stato e dei media mainstream, e il clima politico in costante deterioramento, stanno costringendo gli ultras a decidere se prendere posizione oppure no. E mentre i gruppi fascisti marciano nelle strade e si candidano al parlamento, questa posizione è più importante che mai, e non solo per il movimento ultras.